Sabato, 23 Ottobre 2010 20:25

L'Imam Yahya Pallavicini al World Forum of Spiritual Culture

Scritto da  Gerardo

Volentieri trasmettiamo la notizia che l'Imam Yahya Pallavicini, della COREIS Italiana, ospite tra l'altro alla Summer School 2010, ha partecipato, in Kazakhstan, al World Forum of Spiritual Culture di Astana.
Nel seguito, il comunicato stampa.





Il Presidente della Repubblica del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev promuove ad Astana, capitale del Paese asiatico, il World Forum of Spiritual Culture, che si propone di “articolare una strategia di iniziative concrete e di sviluppo della cooperazione spirituale, favorendo i contatti tra scienziati, artisti, politici, letterati e guide religiose”. Tale incontro internazionale dedicato alla “cultura spirituale” è cominciato lunedì 18 e si conclude nella serata di oggi, mercoledì 20 ottobre.

Il World Forum of Spiritual Culture si è aperto con la lettura dei messaggi del Patriarca Cristiano Ortodosso Russo Kirill e del Segretario di Stato Vaticano Cardinale Tarcisio Bertone, che ha trasmesso anche gli auguri di Papa Benedetto XVI. Numerose le autorità religiose giunte dal mondo islamico: il Gran Mufti del Kazakhstan Absattar Derbassaliev, il Mufti della Russia Ravil Gainutdin, Sua Eccellenza al-Masri dal Regno di Giordania, l'Ayatollah Muhammad Ali Taskiri dall'Iran, l'Imam Faisal Abd al-Rauf dagli USA, sapienti dal Pakistan e dall'India.

Unico rappresentante dall'Italia l'Imam Yahya Pallavicini, Vice Presidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, che spiega: “Promuovere il dialogo tra le guide religiose di tutte le confessioni e tra guide religiose e rappresentanti del mondo politico, culturale ed economico costituisce la premessa fondamentale di una vera intesa sui principi spirituali da cui muove ogni autentica civiltà, in Oriente come in Occidente. Naturalmente non dobbiamo illuderci di poter creare un paradiso terrestre dimenticando quello celeste, ma al contrario operare sulla terra per il cielo e sostenere un percorso di unità senza lasciarci condizionare dalle provvidenziali differenze teologiche, culturali e storiche”.

“Nello stesso tempo dobbiamo evitare”, conclude l'Imam Yahya Pallavicini, “la presunzione individualista e razionalista di costituire una superreligione sincretica, umanitaria e pacifista, tramite cui gli uomini secolarizzati, affrancati dai presunti pregiudizi della tradizione sacra, possano quasi correggere le Rivelazioni di Dio. E se il dialogo tra le fedi, la fratellanza tra i popoli, la prospettiva interculturale sono i cardini dell'azione religiosa, tuttavia occorre ricordare sempre che tutto è un mezzo per il servizio e la conoscenza di Dio, non un fine in sé, poiché non vi è scopo nella vita umana se non Lui”.

Yunus Distefano

Portavoce e responsabile per le relazioni con la stampa della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana
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Tel: 333 6982421

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